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Il COTONIFICIO FURTER a Gravellona Toce

Nel 1862, in regione S. Maria, sorse il Cotonificio Furter & Bebié ad opera di Federico Furter, Industriale Svizzero proveniente dal Cantone Argovia.Inizialmente vi si svolse un’attività di Filatura, successivamente di Tessitura.
Nel 1878, alla morte del Fondatore, le redini dell’Opificio passarono al genero, Teofilo Rothpletz, sino al 1898, anno della sua scomparsa. Gli successe il figlio Federico che - nel 1901 - trasformò la Ragione Sociale in “Società Anonima Cotonificio Furter”, accorpando, nel 1902, altri Stabilimenti di proprietà della Famiglia Ponti di Solbiate Olona. La Presidenza dell’intero Gruppo Industriale fu assunta dal Senatore Ettore PONTI mentre Federico Rothpletz mantenne la carica di Consigliere Delegato.
Nel 1914 lo Stabilimento Solbiatese si costituì “Cotonificio di Solbiate”, staccandosi dal Gruppo.
Nel 1919, deceduto il Senatore Ponti, Federico Rothpletz passò alla Presidenza dei Cotonifici. Si dimostrò subito un Industriale lungimirante e di grandi capacità tecniche:  ampliò e diede nuovo slancio alle Sue aziende; al Gabbio di Casale Corte Cerro fondò la Tintoria.
Con la specializzazione nella produzione del tessuto di cotone denominato “Massaua”, particolarmente adatto alla confezione di abiti da lavoro, portò il numero dei dipendenti, dagli iniziali 50, a 1200, provenienti, oltre che da Casale, di cui Gravellona era allora frazione, da tutti i paesi del circondario.
Nel 1932 Federico Rothpletz veniva però a mancare e la Sua Famiglia cedette in seguito il proprio pacchetto azionario al Gruppo Riva di Legnano.
Nel 1955 la crisi del Tessile costrinse alla chiusura anche la Furter, malgrado la forte mobilitazione generale ed un tentativo – fallito - di autogestione.

L’area, dopo un periodo di abbandono, fu poi lottizzata in piccoli investimenti artigianali e commerciali; attualmente è in gran parte occupata dal Mercatone Uno.
E’ interessante notare come almeno tre generazioni di Gravellonesi si siano avvicendate al lavoro presso la Furter, a dimostrazione dei rapporti di rispetto e fedeltà tra Imprenditori e lavoratori. Furono costruite case di abitazione per i dipendenti, l’Asilo Infantile (1868). Notevole poi fu il contributo, anche attinto dal patrimonio personale, dato da Federico Rothpletz che tanto si adoperò  per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro (dai fondi di previdenza all'assicurazione contro gli infortuni, dalla linea tranviaria Pallanza-Omegna per cui donò il terreno,  all'acquedotto, all'Oratorio). Tutto ciò diede luogo ad un lungo periodo di  sviluppo e benessere per Gravellona.
                            
a cura di Alberta Ragnoli (Associazione Archeologica Culturale “Felice Pattaroni”)

Stabilimento di Crusinallo

Stabilimento di Gravellona Toce

Impianti idroelettrici e termici

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