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Titolo: il filtro degli Inchi

Autore: Davide Bertolotti
Casa Editrice: Sellerio Palermo
Anno di pubblicazione: 1992
 
Una storia raccontata come una leggenda da un barcaiolo durante una traversata sul lago d’Orta, due donne divise dall’oceano Pacifico, da Buenos Aires alle rive del Cusio per un’avventura che parla di emigrazione, passione e morte.
Bertolotti narra le vicende del figlio del miasinese Giuseppe, emigrato in Spagna con la sua attività di commerci.
Vittorio, questo il nome del rampollo, viene inviato dal padre a Buenos Aires per seguire l’attività famigliare e qui conosce Marianna e Rosa, due sorellastre che nel fisico differiscono moltissimo tra loro: una  scura di capelli e di carnagione, l’altra bionda e diafana.
Il bel giovane si innamora di quest’ultima provocando in Marianna una gelosia devastante che la porterà al suicidio, non prima però di averne instillato il seme anche nella sorella.
La tragedia si compie durante il soggiorno dei due sposi in Italia. Da Milano al Sacro Monte per partecipare ai festeggiamenti del 2 agosto, Madonna degli Angeli, con il pic-nic sull’erba e le passeggiate tra le cappelle, poi l’incontro “sfortunato” con la sorella di lui Angiolina e la ancora più sfortunata idea di presentarla come “amica”.
Vittorio crede di aver instillato nella moglie un pizzico di sana rivalità, ignaro della tragedia che sarebbe accaduta di lì a breve. “Colà l’americana entrò nel sospetto”, così racconta il barcaiolo guardando dal lago il Sacro Monte. Bertolotti, piemontese nato nel 1784 e morto nel 1860,  pubblicò il racconto nel 1820 sul periodico “Il Raccoglitore” di cui era direttore e lo inserì in seguito anche nel volume di viaggi “Peregrinazioni”.
Il volumetto è arricchito dal commento di Anna Bujatti. 

 

(a cura di Luisella Mazzetti)

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