top of page

Museo giocattoli Cardini

Tra il 1921 e il 1930 si produssero a Omegna una serie di magnifici balocchi in latta litografata. La ditta era la Giocattoli Cardini e il suo titolare fu Ettore Cardini. Il catalogo ufficiale comprendeva 13 giocattoli: il camion 18BL, la torpedo 50 HP, la limousine 509, l’automobile da corsa, la locomotiva gruppo 690, il tram elettrico N.12, la giostra dei cavalli, la giostra volante, la giostra dei dirigibili, la giostra aereo, la motonave Saturnia, la corriera e la cucina a gas N.10. I giocattoli si distinguevano per l’alto grado delle finiture e il loro movimento era garantito da una molla in acciaio, che caricata, permetteva al giocattolo di muoversi per un tempo sufficientemente lungo. Negli anni ’20 del 1900, Cardini esportava i propri giocattoli anche sui mercati esteri, principalmente in Argentina, dove Ettore aveva dei parenti.

Una particolarità dei giocattoli Cardini era anche l’imballo, disegnato dal famoso illustratore Antonio Mussino, importante collaboratore del Corriere dei Piccoli. L’imballo, oltre a contenere il giocattolo, si trasformava in uno scenario per ambientare il gioco: ad esempio il camion aveva il suo garage, la motonave un porto dove attraccare.

La grande crisi del 1929 non risparmiò anche l’attività del Cardini, che si convertì alla produzione, per conto di Fiat, di fari, fanali e altri accessori. Finiva così un epoca, con i suoi giocattoli dal fascino straordinario.

 

Per saperne di più: chi desiderasse conoscere più nel dettaglio la storia della Cardini Giocattoli può consultare i testi seguenti.

- La Giostra delle Libellule. La produzione di Giocattoli Cardini 1921-1930 – Giovanni Solaro – Omegna 1992

- Rivista Le Rive, anno XXIII Nuova serie n. 1-2 Gennaio – Aprile 2013 – La poesia del gioco a cura di Fabio Valeggia

 

Di seguito la galleria fotografica di alcuni dei più importanti giocattoli Cardini. I pezzi provengono da una collezione privata.

bottom of page