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Titolo: La Basilica di San Giulio d’Orta
Collana: Architettura dei monasteri in Piemonte
Autore: Simone Caldano
Anno di pubblicazione: 2012
Editore: L’Artistica

 

 

La monografia dedicata alla basilica di San Giulio d’Orta restituisce un importante contributo al monumento che, negli ultimi anni, è stato trascurato dagli storici dell’architettura, ed è il frutto di ben due lustri di studi da parte di Simone Caldano.
Dopo una presentazione generale, l’autore si addentra subito nell’analisi precisa e ricca di particolari dell’edificio partendo dall’impianto planivolumetrico per passare poi alle superfici, composte principalmente da conci quadrangolari di serizzo.
Viene inoltre esposta una indagine comparativa tra la basilica di San Giulio e la distrutta cattedrale di Santa Maria di Novara. Per quanto riguarda la data di costruzione Caldano prende in esame tutte le varie scuole di pensiero, dallo studioso americano Porter a Nigra a Verzone e molti altri che negli anni hanno fornito spiegazioni che ne giustificano la datazione  tra il X e il XII secolo.
Sull’uso  dello spazio liturgico si sa ancora poco nonostante  sia conservata una parte consistente del patrimonio librario del Capitolo di San Giulio.
La torre campanaria, a pianta quadrata,  ha la particolarità di essere non in posizione assiale alla chiesa. La prima citazione  riguardante il campanile risale al 13 dicembre 1305 quando, nel Regesto Giulino, si legge che tale canonico Giacomo prese una casa all’isola proprio vicino al campanile.
Un altro capitolo è infine dedicato al battistero.
L’autore passa poi alle arti figurative prendendo in esame i capitelli, solitamente poco considerati, il mosaico pavimentale, i bacini del campanile e il famosissimo pulpito.
Proprio sull’ambone vale la pena sottolineare il pensiero di Caldano sul personaggio raffigurato: ”Nel corso degli anni è stato di volta in volta identificato con San Giulio, con Ottone I, con il profeta Daniele e con Guglielmo da Volpiano.
È difficile sostenere che sia quest’ultimo in quanto, essendo amico di Arduino, è intollerabile che sia proprio lì!
Forse non si saprà mai chi è, forse non è un personaggio storico ma una decorazione che, come le altre, va interpretata in modo simbolico”.
Il volume, arricchito con numerose fotografie e disegni, si conclude con gli interventi in età moderna fino al XX secolo e la descrizione degli ultimi restauri.
 
(a cura di Luisella Mazzetti)

 

 

Basilica di San Giulio d'Orta

Titolo: Lago d'Orta - Itinerari tra arte, storia e natura
Autori: Mauro Borzini, Alessandra Salvini, Fabio Valeggia
Anno di pubblicazione: 2012
Editore: TLS Comignago

 

 

Un libro dedicato al territorio del lago d'Orta sottoforma di proposte di conoscenza attraverso itinerari da compiere in auto, in moto o in bicicletta.
Una piccola enciclopedia del territorio, ricca di foto e di informazioni.
Sei itinerari corredati da 17 cartine e 477 fotografie per un volume che presenta anche numerosi approfondimenti sul territorio con curiosità ed anedotti.
I primi due itinerari sono dedicati a Borgomanero e alle sue frazioni. Gli altri si snodano invece attorno al lago , sia sulla sponda occidentale che orientale per poi raggiungere, come limite superiore Crusinallo e la zona di Omegna.
Alla fine del testo sono stati inserite anche otto proposte di sentieri all'interno del circuito di Girolago promosso dall'Ecomuseo del lago d'Orta.
Il libro gode del patrocinio della Città di Borgomanero, Assessorato alla Cultura e dell'Ecomuseo del lago d'Orta.
Reperibilità del testo: f.valeggia@gmail.com

Lago d'Orta - itinerari tra arte, storia e natura

Titolo: La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Armeno
Editore Carattere Mobile – Borgomanero
A cura di Fiorella Mattioli Carcano, presidente Associazione Storica Cusius
Anno di pubblicazione: 2012

 

Il volume “La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Armeno” nasce dalla collaborazione di numerosi esperti e mette in luce quelli che sono i valori storici, artistici e religiosi dell’importante monumento, biglietto da visita del paese posto alle pendici del monte Mottarone. 
Tra le pagine si trovano preziosi  testi e immagini che partono  da “prima della storia” con l’archeologo Andrea Del Duca, per arrivare al medioevo con Angelo Marzi.
Le trasformazioni architettoniche dall’età Barocca al primo Ottocento  sono documentate dalla relazione di Valerio Cirio, a Lisa Accurti il compito di spiegare i restauri storici della chiesa mentre istituzione ecclesiastica e religione popolare sono trattate da Fiorella Mattioli Carcano.
A Simone Riccardi e Marina Dell’Omo il compito di illustrare le testimonianze figurative, il primo dal Medioevo all’inizio del Cinquecento, Dell’Omo dal Cinquecento al Settecento.
Lo studio della scultura lignea è a cura di Susanna Borlandelli, stucchi e decori di Ivana Teruggi.
Un capitolo è dedicato infine ai restauri dell’Ossario e della Via Crucis conclusosi proprio nel 2012 ad opera di Daniela Lepori e Tiziano Villa.
Ad Armeno persiste una delle rarissime raffigurazioni italiane della Trinità tricefala e nel libro è ampliamente spiegata questa soluzione iconografica così particolare che nel primo Quattrocento fu criticata dal vescovo di Firenze, Antonino Pierozzi, il quale vi ravvisava una deformità sacrilega.
 
(a cura di Luisella Mazzetti)

Armeno - Santa Maria Assunta

Titolo: La stretta del lupo
Autrice: Francesca Battistella
Anno di pubblicazione: 2012
Casa Editrice Scrittura & Scritture - Napoli

Orta San Giulio, con quella sua aria sorniona, in bilico tra Medioevo e Barocco, è l’ambientazione ideale per romanzi gialli. Lo sa bene la scrittrice Francesca Battistella che, tra i vicoli del borgo lacustre, ha collocato i protagonisti e le azioni del suo romanzo “La stretta del lupo”.  
Una borsetta rosa, un coltello, un cocktail e una profiler,  Costanza Ravizza, sicuramente più brava dei suoi colleghi stile C.S.I. d’oltreoceano, questi sono i primi ingredienti che Battistella amalgama per attirare, ma soprattutto depistare, il lettore.
Sei omicidi, un assassino seriale e tanti personaggi:  l’erudito professor Barberis, la gelosa  Esterina, la bella titolare del bar ristorante Ai Due Santi, Alberto, l’affascinante medico,  Claudio, il raffinato intenditore di arte contemporanea dal passato misterioso, Teresa alle prese con la manutenzione della villa, suo fratello Alfredo, uomo che possiede un dono speciale, Niki e sua figlia Diana, Consolata, la cartomante “tecnologica” e sua nipote Martina.
Attorno a loro ruota un mondo fatto di cene, aperitivi, vernissage e gare di catamarani che l’autrice mette in luce con una scrittura vivace e frizzante, mai monotona.
Poi arrivano loro,  loschi figuri, insospettabili soggetti, è difficile far confessare il colpevole ma ecco che un aiuto inaspettato arriva da due bambini che giocano innocentemente con alcune piume.  Il bello di questo volume è che lo si può anche usare quasi come una guida turistica andando alla scoperta dei luoghi citati tra le pagine.
 
(a cura di Luisella Mazzetti)
 

La stretta del lupo
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