Titolo: Acque amare
Autore: Marco Polillo
Editore: Rizzoli
Anno di pubblicazione: 2016
Torna sul lago d’Orta il vicecommissario Enea Zottìa e lo fa perché sull’isola di San Giulio ha finalmente (ma sarà veramente così?) trovato l’amore in Giulia, la donna che ha preso il posto di Serena nel suo cuore sentimentalmente un po’ malandato.
Ma non c’è vacanza per il nostro protagonista che si ritrova tra le mani non uno bensì due morti ammazzati.
“Acque Amare” quelle della piscina della splendida villa di Pella dove viene ritrovato il cadavere di Vittorio Mainardi. Chi l’ha ucciso e perché? E chi voleva la morte del medico Roberto Persichetti? Tra i due casi c’è un legame? Ad indagare, oltre a Zottìa, anche il Maresciallo Danova che Polillo affianca all’eterno vicecommissario.
Attorno al fatto delittuoso ruotano molti personaggi, alcuni dei quali in contatto, in un modo o nell’altro con le vittime, ma solo uno è l’assassino e non sarà facile scoprirlo.
Ci vorrà come sempre l’arguzia e la prontezza di spirito di un uomo abituato a pensare, ad usare la mente.
Niente strumenti scientifici e tecnologici per Zottìa, solo la sua intelligenza per risolvere l’enigma. E mentre le indagini proseguono, scorrono davanti agli occhi del lettore attento luoghi e particolari che l’autore prende in prestito dalla realtà per inserirli tra le righe, la piazza, i vicoli per borgo.
A Orta, e precisamente sull’isola, arriva anche il gatto di Enea che di nome fa “Gatto”, un vero e proprio personaggio anche lui con tanto di pensieri propri e profondi che riesce ad esternare attraverso le pagine del romanzo.
Giallo e rosa, questi i colori racchiusi nel volume dove una storia d’amore di tanti anni prima cerca di tornare prepotente nella vita di uno dei protagonisti, Giovanni Capotosti, dove donne dalla doppia personalità si vogliono prendere alcuni spazi dalla vita monotona della famiglia, dove una moglie vuole fare chiarezza forse solo per una sua convenienza personale.
Tanti dubbi e incertezze ma alla fine Zottìa risolverà brillantemente un caso che gli lascia un po’ d’amaro in bocca per chi resta, per chi non c’è più e, un po’ meno, per chi ha ucciso.
(a cura di Luisella Mazzetti)
Titolo: “Percorsi di Resistenza - Memorie di un ragazzo partigiano”
Autore: Renato Patera
Anno di pubblicazione: 2016
Prefazione di Cesare Bermani
A distanza di cinque anni dalla precedente pubblicazione (Racconti ribelli per Tararà - Verbania), Renato Patera ci presenta la sua ultima fatica "Percorsi di Resistenza - Memorie di un ragazzo partigiano".
Renato, classe 1927, è nato a Ranzanico (BG) ma si è trasferito con la famiglia in tenera età ad Agrano di Omegna.
Nell'estate del 1944 matura la scelta di entrare nella Resistenza nelle file della Divisione Valtoce di Alfredo Di Dio.
Dopo l'esaltante esperienza della Zona Liberata dell'Ossola è costretto a fuggire in Svizzera dove viene internato.
Si tratta di un libro molto agile che vuole raccontare l'esperienza personale di Renato, e le incursioni che i ragazzi fecero attorno al lago d'Orta tra il 1944 ed il 1945.
In appendice però, Renato ha voluto, tramite numerose testimonianze ed interviste, ricostruire una pagina buia e semisconosciuta della Resistenza novarese, la banda "Cinquanta" (gruppo "Franco").
Il libro è stato curato da Paola Giacoletti ed è edito dalla Sezione ANPI di Omegna e Zona Cusio.
Titolo: DA BURBANE' - Zibaldone due
Autore: Piero Velati
Les Visionnaires - pag. 201
Anno di pubblicazione: 2016
Cinque anni dopo aver dato alle stampe "Da Burbanè - Zibaldone borgomanerese", Piero Velati ci regala la sua nuova opera dedicata alla storia del suo Borgo e al dialetto borgomanerese.
Una raccolta di pensieri, poesie e tanti anedotti sulla vita borgomanerese, corredati da numerose fotografie provenienti dalla preziosa collezione privata di Piero.
Non poteva mancare la ricetta del "tapulòn" il piatto tipico borgomanerese; e poi le tradizioni del carnevale di un tempo con la Sgiubjascja e il Lunzòn.
Ampio spazio è dedicato alla storia dell'Oratorio "Alfonso Pagani" e ai parroci di Borgomanero.
E poi la guerra, il teatro e per finire tre bellissime traduzioni in dialetto dalla grande letteratura: il primo canto dell'Inferno di Dante, l'Addio ai monti di Manzoni e la poesia la mia sera di Pascoli.
E a chi avrà la pazienza di leggere tutto questo testo un affettuoso saluto dal Piero: "Stè söin gômba matàj... e sö alegri !!"
TITOLO “Elia Olina Diario della Riviera 1523 – 1560”
A cura di Carlo Carena
Coordinamento editoriale Fiorella Mattioli Carcano
Anno di pubblicazione Aprile 2016
Pagine 271
Editore Carattere Mobile Editori
L’Associazione Storica Cusius, presieduta da Fiorella Mattioli Carcano, nel suo decennale di fondazione, ha curato la pubblicazione di un’antica e fondamentale fonte documentaria della Riviera ovvero il Diario del notaio ortese Elia Olina a cui la storiografia cusiana, a far tempo da Lazaro Agostino Cotta, ha sempre attinto.
Grazie alla sua nota e grande competenza, Carlo Carena ha compiuto un paziente e impareggiabile lavoro paleografico, filologico e di traduzione. L’edizione è il completamento all’opera di restauro del manoscritto originale che il Comune di Orta San Giulio, che ne è proprietario, ha con grande avvedutezza promosso nel corso dell’anno 2015.
Un’azione importante e lodevole che ha salvato in extremis il manoscritto che rischiava non solo di divenire illeggibile, ma anche di perdersi. Il restauro ha permesso la lettura completa del Diario, nella parte cartacea e nella copertina in pergamena, che, per la prima volta, viene completamente restituita.
Il Diario era stato donato al Comune di Orta dall’ultima discendente degli Olina a inizio Novecento ed è una somma di notizie, osservazioni, memorie che coprono un lungo arco temporale. Al suo interno si ritrovano vicende personali e della comunità, momenti di festa e di dolore, di quotidianità e di straordinarietà.
Leggendo le pagine del Diario si compie un viaggio nel tempo che riporta al Cinquecento del Cusio. Si trovano pagine con la descrizione di momenti di gioia, di dolore, di festa, di quotidianità e di straordinarietà. Il volume è arricchito, oltre che dall’introduzione nella quale vengono presentati il notaio Elias de Ulina e la sua famiglia, da preziose note, dagli indici delle persone e dei luoghi e da alcune immagini del manoscritto e del territorio.
(a cura di Luisella Mazzetti)
TITOLO “La bellezza non ti salverà”
Autore: Francesca Battistella
Anno di pubblicazione 2016
Editore Scrittura & Scritture
Gradevolissimo giallo dai toni noir ambientato sul lago d’Orta e nel novarese in chiave 2.0.
Due trame dall'ordito ben intrecciato impegnano la bella e brava profiler Costanza Ravizza alle prese anche con problemi di cuore.
Tre giovani scomparsi non lasciano dormire sonni tranquilli alla Ravizza che ne presagisce la loro morte violenta. A questa indagine se ne affianca un’altra legata allo smaltimento illegale di rifiuti tossici. A fare da contorno a tutto questo le storie quotidiane di Alfredo, di Maria Teresa, di Letizia, Enrico, Giacomo nelle quali ognuno dei lettori potrebbe riuscire a riconoscersi.
I problemi di tutti i giorni con i figli, con la salute, con gli amori, tra vecchie e nuove passioni, non fermano il terrore che corre sul web. L’assassino sceglie le sue vittime tra i più giovani, indifesi e belli, di una bellezza da preservare. Le scova nelle zone più buie dei social network, le attrae con parole lusinghiere, le stesse che loro vogliono sentirsi dire ed è in quel momento che cadono nel tranello teso dal carnefice.
La Ravizza lo definisce “offender”, un essere ossessionato dalla bellezza, che umilia i corpi lasciando intatti i volti, un essere in passato schiacciato da un padre padrone. Non commette errori, apparentemente, perché si sa, tutti ne commettono prima o poi, e quando accade la profiler è lì. Questa volta però qualcosa va storto e, senza l’intraprendente Alfredo e il solerte (e innamorato) Giacomo, per la giovane il finale potrebbe avere i toni della tragedia. La risoluzione del caso è legata ad una camelia rarissima, la Middlemist, uno dei particolari che fanno la differenza! Un consiglio: leggete anche le note finali, sono le piacevolissime indicazioni per arrivare in quel mondo in bilico tra realtà e fantasia dove Battistella muove i suoi personaggi.
(a cura di Luisella Mazzetti)
TITOLO: CULTURACHILOMETRO0 – ATTI DELLE GIORNATE DI STUDIO
Miasino luglio-agosto 2016
Autore: AA.VV.
A cura dell'Associazione Storica Cusius
Editore: Caratteremobile Edizioni
Anno di pubblicazione: 2016
Nel volume riccamente illustrato con fotografie in b/n, sono raccolte tutte le relazioni degli studiosi che hanno partecipato alle Giornate di Studio di Culturachilometro0 che si sono svolte nei mesi di luglio e agosto 2016 a Miasino.
Andrea Del Duca ripercorre gli albori della storia con gli “Appunti tardoantichi e altomedievali sul Cusio”. Fiorella Mattioli Carcano si è occupata de “La Riviera di San Giulio, una storia lunga un millennio”. Simone Riccardi conduce in un “Breve percorso tra dipinti e sculture cusiane dal Medioevo al Settecento”. Lino Cerutti “Di chiesa in chiesa. Arte, tradizioni e feste”. Dorino Tuniz affronta il tema de “Il Sacro Monte luogo di pellegrini e visitatori”.
Anche Paolo Volorio parte dal Sacro Monte per spiegare le “Antiche tecniche costruttive dal Sacro Monte alle chiese del Cusio”. Sergio Monferrini e Maurizio Bettoja hanno incentrato il loro lavoro sulle famiglie cusiane rispettivamente con “Le antiche famiglie del Cusio e le loro attività con particolare riferimento a Miasino” e “Gli stemmi delle famiglie della Riviera”.
Alberto Arlunno introduce all’affascinante mondo del vino con “Cenni sui vigneti connessi ai Canonici di San Giulio”. Cesare Carcano “Antichi villaggi di riva e le attività di lago”. Raffaele Fattalini “Il lago raccontato: dal Ragionamenti in barca di Gerolamo Gemelli ai visitatori del Grand Tour”. L’opera è corredata da un dvd che racchiude le slide presentate durante gli incontri.
(a cura di Luisella Mazzetti)
Titolo: Il Mottarone nelle immagini d’epoca
Autore: Sabine Manz – Guido Rossi
Compagnia della Rocca Edizioni
Anno di pubblicazione: 2016
Totale pagg. 152
Il libro ripercorre, come in un album, attraverso cartoline, fotografie e documenti d’epoca le vicende della montagna tra i due laghi per eccellenza il Mottarone.
Una montagna non troppo alta (1492 m slm) ma dalla quale si gode di un panorama stupendo a 360 gradi e la vista di ben sette laghi ( Orta, Maggiore, Mergozzo, Varese, Monate, Comabbio, Biandronno). Nelle giornate di bel tempo poi, è possibile scorgere la vetta del Monviso oltre che il meraviglioso Monte Rosa.
Dopo la prefazione a cura di Antonio Zonca, si passa ad analizzare il territorio di interesse ricordando i primi tentativi di trasformare il Mottarone in luogo turistico. Le prime ascensioni e la pratica degli sport invernali resero il Mottarone particolarmente frequentato dai turisti. Anche la ferrovia Stresa – Mottarone, rimasta in funzione dal 1911 al 1963, contribuì a portare sulla vetta migliaia di visitatori. Venne poi sostituita poi da una più moderna funivia, tuttavia il progresso si portò via anche un’epoca di splendore per il Mottarone. Per i famosi alberghi in vetta, i tempi erano cambiati e la gente attratta da altre località, non tornò più come un tempo.
Tra le varie curiosità, ci sono alcune immagini dell’enorme masso conosciuto come Sasso Papale o Pietra Papale presso la località Alpino. Il masso era ricordato per le numerose leggende che lo vedevano protagonista e meta obbligata dei numerosi camminatori che salivano vero la vetta del Mottarone. Purtroppo il masso venne tagliato definitivamente nel 1961 ed utilizzato come materiale da costruzione.
(a cura di Fabio Valeggia)
Titolo: Borgomanero, da Santa Cristina a Vergano, passando per il centro
Autori: Mauro Borzini e Daniele Godio
Casa Editrice Les Visionnaires
Anno di pubblicazione: 2016
Totale pagg. 120
Una nuova pubblicazione della coppia Borzini, Godio dedicata alla borgomaneresità.
Un libro ricco di immagini provenienti da numerosi archivi privati e in particolar modo dall’archivio preziosissimo dell’ing. Masseroni. Confronti fotografici attenti, tra ieri e oggi, grazie alle fotografie di Mauro Borzini sempre pronto a documentare con la macchina fotografica l’evoluzione del paesaggio borgomanerese.
Ma nel libro troviamo anche numerose schede di approfondimento sui monumenti o sulle chiese ed inoltre poesie della tradizione borgomanerese, provenienti ad esempio da Na Bisa Bòsa del poeta dialettale Gianni Colombo o ancora le belle poesie del Piero Velati o del Carlo Antonio Fontaneto.
E poi un occhio di riguardo al paesaggio ed ai monumenti delle frazioni borgomaneresi da Santa Cristina a Vergano.
Un bel testo, che sicuramente non può mancare nelle biblioteche degli appassionati della storia borgomanerese.
(a cura di Fabio Valeggia)
Titolo: Per me si va nella grotta oscura
Autore: Laura Pariani
Illustrazioni: Paolo Mottura
Musiche: Malecorde
Editore: Didattica Attiva
Anno di pubblicazione: maggio 2016
Pagg.: 80 con cd audio allegato al libro
Un viaggio infernale con Dante Alighieri e Gianni Rodari nei gironi del lago d’Orta adatto a ragazzini dagli 8 ai 13 anni ma non solo.
Come nella Divina Commedia il sommo poeta va alla scoperta dei vizi dell’umanità di oggi scendendo, girone dopo girone, in un luogo misterioso e oscuro che ancora oggi esiste a Orta San Giulio ed è il “Büs dl’Orchera”, ovvero la grotta della Draghessa.
È a forma di imbuto e si inabissa nelle profondità delle acque del lago. Ad accompagnare Dante è l’ironia sorridente di Gianni Rodari. Come ve lo immaginate l’arrivo a Orta di Dante? Con il treno naturalmente! Il libro nasce da uno spettacolo commissionato a Laura Pariani dal Ravenna Festival nell’ambito della rassegna “Scriptor in fabula” curata da Emiliano Visconti, andato in scena per la prima volta il 5 giugno 2011 al Teatro Rasi di Ravenna.
Nel Cd allegato è contenuta l’intera storia narrata e musicata.