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Giovanni Curioni 1831-1887

Giovanni Curioni rappresenta certamente la personalità più illustre della storia di Invorio. Nonostante i modesti natali ebbe modo di dedicarsi intensamente agli studi che gli erano congeniali e laurearsi a Torino come ingegnere e architetto. 
Intraprese quindi una brillante carriera di insegnante universitario e di studioso, autore di numerose e fortunate pubblicazioni che gli valsero promozioni, ulteriori incarichi e onorificenze. 
Mise le sue vaste competenze al servizio della collettività assumendo incarichi amministrativi e politici: fu eletto consigliere comunale a Invorio Inferiore, consigliere della Provincia di Novara e, dal 1880 alla sua morte, deputato al Parlamento del Regno d’Italia. Durante questi incarichi si dedicò principalmente ai temi a lui più vicini: strade, ferrovie e istruzione pubblica, diventando un protagonista dell’evoluzione del nostro Paese negli anni postunitari. Studioso, politico, ma anche benefattore: donò al suo comune di origine, con lascito testamentario, tutte le sue sostanze accumulate in una vita di impegno e di lavoro.

 

Cronologia essenziale

 

L’8 dicembre 1831, Giovanni Curioni nasce a Invorio Inferiore (Novara) da Giuseppe fu Rocco e da Maria Catterina De Giani. Frequentati la scuola elementare a Invorio, il Gjnnasium ad Arona e il Regio Collegio-Convitto a Novara, si iscrive alla Regia Università di Torino laureandosi il 9 agosto 1855 Ingegnere idraulico e Architetto civile.

Nel 1857 si sposa con Adele Trezzi, novarese e nell’anno è nominato Professore ed Assistente per la Scuola di Disegno e per le esercitazioni di Geometria pratica nell’Istituto Tecnico di Torino, che nel 1860 diverrà la Scuola di applicazione per Ingegneri.

Nel 1861 pubblica a Torino l’opera Corso di topografia.

Nel 1862 viene nominato Professore Reggente di Economia ed Estimo rurale e di Disegno e di Geometria pratica all’Istituto Tecnico di Torino.

Nel 1865 riceve l’incarico di Professore Straordinario dell’Insegnamento delle Costruzioni Civili Idrauliche e Stradali nella Scuola d’Applicazione per Ingegneri di Torino; a fine anno diventa Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.

Nel 1866 a gennaio è nominato Professore di Geometria pratica, costruzioni ed estimo all’Istituto professionale industriale di Torino e a novembre riconfermato quale Professore Straordinario nella Scuola di Applicazione per Ingegneri di Torino.

Lavora alla stesura della sua opera più importante e ancora oggi nota, L’Arte di fabbricare e nel 1868 è nominato Professore ordinario di Costruzioni Civili Idrauliche e Stradali presso la Scuola di Applicazione per Ingegneri di Torino.

Nel 1869 diventa Cavaliere dell’ordine della Corona d’Italia.

Nel 1873 viene eletto socio Presidente residente della celebre Reale Accademia delle Scienze di Torino; nell’anno viene pure eletto consigliere della Provincia di Novara.

Il 16 aprile 1874 è nominato Direttore del Gabinetto di Costruzioni della Scuola di Applicazione di Torino, incarico di assoluto prestigio.

Il 25 giugno 1875 è nominato Uffiziale dell’Ordine della Corona d’Italia.

Nell’ottobre 1877 diventa consigliere comunale a Invorio.

Nel 1879 insegna anche presso il Reale Museo Industriale di Torino. Progetta la celebre macchina per esperimentare le resistenze dei materiali. Nel 1880 si candida e viene eletto al Parlamento – Camera dei Deputati nella XIV legislatura (1880/1882).

Nel 1881 è nominato Commendatore dell’Ordine della Corona D’Italia.

Il 23 marzo 1882 Curioni è nominato Vice Direttore della Scuola di Applicazione degli Ingegneri di Torino, non direttore essendo tale carica incompatibile con il suo mandato parlamentare, ma di fatto la dirigerà fino alla sua morte. Viene rieletto deputato nella XV legislazione (1882/86).

A Torino nel 1884 pubblica il volume Cenni storici e statistici sulla scuola di Applicazione per gli Ingegneri in Torino; riceve la nomina a Commendatore dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e l’anno dopo a Grand’Uffiziale dell’Ordine della Corona D’Italia.

Nel novembre del 1885 perde l’amatissima moglie Adele.

Nel giugno 1886 viene rieletto per la terza volta deputato al Regio Parlamento.

Il 1° febbraio 1887 Giovanni Curioni si suicida a Torino, avendo stabilito nel suo testamento “Lascio il Comune di Invorio Inferiore erede di tutti i miei beni… con l’obbligo di stabilire nel capoluogo del suo abitato un’Istituzione per Asilo Infantile e per Scuola degli operai”.

Il 5 febbraio viene sepolto a Invorio.

Opere invoriesi di Giovanni Curioni

1868: Curioni progetta il restauro e l’ampliamento della chiesa parrocchiale invoriese dedicata ai Santi Pietro e Paolo.

1874-1877: Curioni progetta con grande perizia le nuove “Casa e Scuole Comunali”, assume la direzione dei lavori ed effettua il collaudo: tutto gratuitamente.

Quello che resta oggi

 

A Invorio

L’Asilo Infantile Giovanni Curioni, ininterrottamente attivo dal 1894, anno di apertura e dal 2021 Scuola Statale dell’Infanzia “Giovanni Curioni”. La casa di Curioni e il salone della Scuola degli operai o Scuola di Disegno, ristrutturati, costituiscono Casa Curioni, centro polifunzionale.

La Casa e le Scuole Comunali oggi ospitano la sede del Municipio di Invorio.  

A Torino al Politecnico

Sala Giovanni Curioni” e la “Collezione  di modelli di costruzioni”.

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